Riqualificazione urbana dell’area ex FIM
Porto Sant’Elpidio (FM) - Italia
- Masterplan
Luogo
- Porto Sant’Elpidio (FM) – Italia
Anno
- 2007 (masterplan), 2011 (hotel Terramare)
Committente
- cliente privato
Attività
- Piano urbanistico, progettazione preliminare
Superficie
- 13,25 ha area di mercato – 110.000 m2 area servizi privati
Il progetto è finalizzato a riqualificare e rinnovare funzionalmente la grande area denominata ex FIM, occupata dalla storica fabbrica di concimi e prodotti chimici dismessa nel 1988.
L’area costituisce di fatto una frattura all’interno del sistema ambientale ed urbano del territorio di Porto Sant’Elpidio, caratterizzato dal sistema lineare sviluppatosi sulle direttrici dettate dalla linea di costa e dalla ferrovia. La strategia generale del progetto qui presentato persegue una sistematica integrazione tra gli spazi, i programmi funzionali, le reti infrastrutturali di servizio alla città e al territorio. Il progetto propone un piano attuativo di mano mista: l’interesse pubblico, il disegno dei suoi spazi, le sue infrastrutture, raccordato in modo organico con quello a gestione privata delle aree da recuperare. L’intenzione del progetto è quella di rimarginare una ferita urbana tutt’oggi aperta, ed assicurare l’organica continuità della città, dei suoi spazi, delle sue funzioni in tutti i territori sottoposti a progettazione, evitando in maniera sistematica qualsiasi forma di separazione tra i territori, qualsiasi limitazione tra un “dentro” ed un “fuori”, qualsiasi diversificazione tra il pubblico ed il privato. Il progetto è fortemente orientato alla valorizzazione delle caratteristiche della cultura locale attraverso la valorizzazione delle tradizioni storiche, come la residenzialità turistica, e l’inserimento di funzioni nuove come il centro polifunzionale, l’area per l’allestimento di eventi, il centro commerciale.
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Il progetto “Terramare” recupera e riqualifica una grande area situata nel centro del Comune di Porto S. Elpidio, nota come “ex FIM”, dal nome della storica fabbrica, oggi dismessa. La riqualificazione dell’area ne restituisce tutto il valore archeologico-industriale, e trova compimento nella realizzazione di un nuovo polo architettonico, in cui spicca la struttura di un grande hotel di lusso, senza uguali nell’area interessata, edificato secondo i più avanzati criteri di bioarchitettura, secondo principi di sostenibilità e integrazione ambientale. Terramare è il progetto che risponde in maniera univoca alle esigenze maturate da tutti soggetti interessati a vari livelli a quest’area: soggetti istituzionali, locali e regionali, imprese e privati, associazioni e cittadini. Il progetto si pone innanzitutto come azione strategica di sviluppo. L’antica vocazione industriale dell’area ex FIM, viene riattualizzata e arricchita di nuovi significati, per connotare simbolicamente tutto l’intervento. Accanto all’antica “cattedrale” sorgerà l’hotel di alta gamma del complesso, un vero e proprio “campanile di vetro”, la struttura di massimo impatto visivo e simbolico dell’intero progetto, un giardino sospeso concepito secondo le tecnologie più avanzate, per dare vita ad un dialogo vivente tra antico e nuovo, tra tradizione e innovazione. Il progetto valorizzerà e sfrutterà tutte le potenzialità dell’area ex FIM: la sua centralità storica, morfologica, strutturale; le sue estese dimensioni, perfette per una resa poli-funzionale; la sua integrabilità infrastrutturale; infine la vocazione turistica del territorio, che costituirà il “valore aggiunto” dell’intervento. Terramare mette in atto un sistema di relazioni per generare un conseguente effetto volano in termini di investimento, indotto, occupazione, visibilità e cultura.